Continua a crescere l’utilizzo dei “Locker” (o “smartlocker”), gli armadietti automatici per la consegna ed il ritiro di un pacco. In una politica commerciale sempre più “receiver oriented”, al destinatario finale della consegna viene data la comodità di non essere legato ad un giorno ed orario prestabiliti per ritirare il proprio pacco. Conosciamo bene infatti il disagio della mancata consegna quando il corriere non ci trova in casa. Inoltre, distanziamento sociale ed aumento esponenziale delle consegne a domicilio mal si conciliano.

Vediamo allora cosa sono e come funzionano i Locker, e quali sono le prospettive di questo innovativo metodo di consegna.

Che cosa sono i Locker e come funzionano

I Locker sono degli armadietti automatici che fungono da punti di giacenza e ritiro di un pacco. Dei punti di ritiro sicuri, solitamente collocati in aree di comodo o frequente accesso come centri commerciali, stazioni dei treni o aree di rifornimento di carburante.

Si annoverano quindi tra quelli che sono definiti PUDO (“Pick-up” and “drop-off points”), luoghi fisici deputati alla giacenza dei pacchi. Questi possono essere sia esercizi commerciali già esistenti (una tabaccheria, una cartoleria), sia, appunto, spazi creati ad hoc. Il Locker, a questo, aggiunge due elementi importanti: la sicurezza di uno spazio “blindato”, accessibile solo mediante codice personale, e la possibilità di utilizzo H24.

Si tratta dunque di una terza via tra la consegna a domicilio ed il ritiro del prodotto direttamente presso il venditore. La comodità è evidente: l’operatore effettua la consegna con l’inserimento del pacco nel Locker e l’utente potrà recarsi a ritirarlo quando preferisca.

Il loro funzionamento è intuibile. Il compratore, quando effettua l’ordine, sceglie la modalità di consegna nel Locker (punto di ritiro) più vicino. Una volta che l’ordine sarà consegnato al Locker selezionato, l’utente riceverà una notifica con le istruzioni ed un codice da utilizzare per il ritiro. Una volta giunto al Locker, l’utente deve semplicemente inserire il codice fornito ed effettuare il ritiro del pacco. Solitamente viene previsto un tempo massimo di pochi giorni per procedere al ritiro, diversamente il pacco ritorna al mittente.

Vantaggi dei Locker per il ritiro di un pacco: pianificazione ottimale e facilità nei resi

L’utilizzo dei Locker consente numerosi vantaggi, e per tutti: venditore, utente, vettore. Ma anche per il traffico veicolare ed il rispetto delle distanze nel periodo della pandemia.

Dal punto di vista di chi vende o organizza le consegne, infatti, lo spostamento dei corrieri sarà più limitato e mirato, consentendo una pianificazione molto più precisa dei tempi di consegna e delle risorse umane a propria disposizione. Ciò permette una riduzione dei costi ed un contenimento degli sprechi. La tratta finale della consegna (il c.d. last mileultimo miglio), infatti, che secondo alcune stime può rappresentare fino al 50% della spesa complessiva della consegna, viene a ridursi drasticamente. Non a caso, alcuni operatori già offrono questo servizio senza far gravare sull’acquirente alcuna spesa di spedizione. Inoltre, si riduce sino a scomparire la possibilità di ritardi nella consegna e di mancata consegna.

Per chi compra, invece, c’è l’indubbia comodità di poter ritirare il pacco nel momento e luogo preferito, senza preoccuparsi di coordinare il proprio tempo libero con il corriere o con un gestore del punto di consegna. Inoltre, il costo della consegna sarà minore o nullo. Si pensi poi all’aspetto della riservatezza garantita, almeno in teoria, da un sistema totalmente automatizzato.

Vi sono poi ulteriori vantaggi. Si pensi alla comodità per l’utente finale di utilizzare il Locker per la restituzione dei resi – servizio già offerto – senza doversi preoccupare delle modalità e spese di restituzione. Ma non solo. Già si inizia a parlare di reti di Locker, ulteriore evoluzione che vede l’utilizzo dei punti di consegna come una vera e propria catena di consegne. Ciascun vettore potrà infatti lasciare il pacco nel Locker più vicino, e così via fino al destinatario ultimo.

Interessanti e non ultimi gli impatti positivi sulla circolazione e sull’ambiente: meno spostamenti dei corrieri significano riduzione del traffico nelle città e riduzione delle emissioni inquinanti nell’aria. Nel periodo della pandemia, inoltre, si riducono i rischi legati ai contatti interpersonali.

Preferenze di consegna, alcune statistiche

Per capire meglio dove si collocano i Locker nel mercato delle consegne, diamo un veloce sguardo alle statistiche in materia. Secondo i dati diramati dall’IPC (International Post Corporation) nel proprio sondaggio 2019 sull’ecommerce transfrontaliero, condotto su un campione di ben 35.737 consumatori in 41 Paesi, ancora oggi la maggior parte dei consumatori preferisce la consegna al proprio domicilio (66%). Si stanno però facendo prepotentemente avanti proprio i Locker, con un 12% di preferenze, superati solo dai servizi o uffici postali.

infografica IPC preferenze di consegna pacchi locker

Preferenze di consegna dei consumatori di 41 Paesi – Fonte: IPC – Cross-border ecommerce shopper survey 2019

Ciò si spiega sia con la tendenziale lentezza nel mutamento delle proprie abitudini, sia con la presenza di numerosi operatori che offrono la consegna a domicilio gratuitamente. I Locker, allora, possono davvero fare concorrenza alla consegna a domicilio solo se si trovano ad una distanza molto ridotta. Si parla infatti di 500 metri dall’abitazione come distanza massima che l’utente sarebbe disposto a percorrere (com’è emerso da un’indagine conoscitiva sui locker condotta dall’ACM – Autorità olandese per la tutela dei consumatori, nel 2020).

Per quanto riguarda il mercato italiano, il Bel Paese si annovera tra quelli che hanno visto la maggiore crescita di questo servizio. Infatti, all’ottobre 2020 sul territorio nazionale si contavano ben 2.500 Lockers. La loro distribuzione è rappresentata nella cartina sotto riportata e si concentra per la maggior parte nelle grandi aree urbane.

locker in italia delibera AGCOM

Collocazione lockers in Italia – ottobre 2020

Lo sviluppo dei Locker: nuova comodità che è già nuovo business

I diversi vantaggi scaturenti dall’uso dei Locker ne determineranno, nei prossimi tempi, una diffusione sempre maggiore.

Ed infatti diversi operatori si stanno lanciando nel settore. L’iniziativa coinvolge sia i fornitori di servizi di consegna pacchi (ad esempio AIT – Amazon Italia Transport), sia realtà che sono già vettori delle consegne (Poste Italiane, TNT), sia imprese che si dedicano esclusivamente ad offrire l’infrastruttura degli armadietti, come InPost o JoyJar, già attivi in Italia.

Oltre alla collocazione in spazi pubblici o aperti al pubblico, poi, c’è la possibilità di costruire degli spazi Locker privati, soprattutto in ambito condominiale. In altre parole, nuove ed interessanti prospettive commerciali per le imprese che intendano offrire a terzi il servizio d’utilizzo degli armadi intelligenti.

L’iniziativa di Agcom per incentivare l’utilizzo dei Locker

Le potenzialità dei Locker sono talmente evidenti che la stessa AGCOM (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni), già nell’aprile del 2020, nel pieno sviluppo dell’emergenza Covid, aveva lanciato l’iniziativa di una consultazione pubblica specificamente mirata. L’idea degli armadietti intelligenti, infatti, si sposa perfettamente sia con il rispetto delle regole sul distanziamento sociale, sia con la crescita esponenziale degli acquisti online.

Per usare le stesse parole dell’Autorità, la consultazione

ha lo scopo di delineare soluzioni per: i) incentivare l’utilizzo degli armadietti automatici da parte degli acquirenti online, ii) aumentare la copertura delle reti di lockers, iii) favorire un uso efficiente di tali reti

A tal fine, effettuata la raccolta dei dati, l’AGCOM ha emesso la delibera n. 629/20/CONS, nel cui allegato B ha raccolto molti dati significativi. Tra tutti spicca in particolare la proposta di TIM di riconvertire in Locker le cabine di telefonia pubblica oramai inutilizzate.

Armadietti intelligenti per il ritiro di un pacco: alcuni riflessi giuridici

Inutile dire che una disciplina specifica in tema Locker ancora non esiste. Ma il diritto non lascia spazi vuoti, per cui soccorrono alcune norme già esistenti.

Prima fra tutte, per gli operatori interessati, la norma di riferimento sull’abilitazione al servizio di spedizione, l’art. 6, comma 2, del D.Lgs. n. 261 del 1999, che consente l’avvio pressoché immediato dell’attività, cioè sin dal momento dell’invio della dichiarazione all’AGCOM. Senza dunque dover attendere una risposta, né un termine per la maturazione del silenzio – assenso.

Oltre a ciò, viene in gioco la disciplina del contratto di trasporto (art. 1678 c.c.), che viene concluso tra il venditore (mittente) ed il vettore in favore del terzo (art. 1411 c.c.), destinatario della consegna. Se il venditore è anche il soggetto che effettua la consegna, naturalmente, soggiacerà anche ai correlativi obblighi. Questi sono principalmente il ricevere in consegna le cose da trasportare. L’eseguire il trasporto secondo le modalità e nei termini previsti dal contratto. Il consegnare le cose nel luogo stabilito. Il custodire le cose da trasportare.

Nel caso del Locker, dunque, chi offra sia il servizio di consegna (vettore) che quello dell’armadietto automatico soggiacerà a tutti gli obblighi appena ricordati. Con la particolarità che l’obbligo di consegna sarà adempiuto dal vettore mediante l’inserimento del pacco nel Locker, così come richiesto dal destinatario. Le imprese che invece si limitino ad offrire il servizio del Locker, soggiaceranno comunque agli obblighi del custode per tutto il tempo in cui il pacco permane nel Locker e sino a che questo non venga ritirato o sia trascorso il termine massimo assegnato all’utente per il ritiro.

In attesa di una regolamentazione uniforme a livello nazionale, caldeggiata dalla stessa AGCOM, che si propone di predisporre delle linee guida ad hoc, seguiremo gli sviluppi di questo interessante modo di gestire le consegne.