Monica Perna, imprenditrice digitale italiana, negli Emirati Arabi dal 2019, ci racconta come Dubai ha accolto il suo business.

Dubai, città di avanguardie e di Expo 2020

Dubai, smart city capitale del lusso e dalle infinite risorse, mix eccentrico di edilizia, architettura d’avanguardia, design e sostenibilità. Dove l’eccesso è la normalità, l’impossibile diventa possibile e i record mondiali vengono continuamente battuti. Città che, grazie ad una lungimirante politica di espansione e al costo dei carburanti tra i più bassi al mondo, si conferma un’importante destinazione turistica e centro di commerci marittimi, mentre continua ad attirare aziende attive nell’Information Technology e nella finanza grazie alla costruzione del Dubai International Financial Centre (DIFC).

Sempre con il proposito di attirare gli investimenti stranieri, le autorità governative hanno recentemente eretto zone di libera iniziativa economica. La Dubai Internet City, ora unita alla Dubai Media City per formare la TECOM (Dubai Technology, Electronic Commerce and Media Free Zone Authority), è una di queste, con gli insediamenti di aziende operanti nell’informatica come EMC Corporation, Oracle Corporation, Microsoft e IBM e nel settore dei media, come MBC, CNN, Reuters, ARY e AP. Legato alla Internet City e alla Media City vi è anche il Dubai Knowledge Village che si propone di diventare un polo educativo, diretto a formare i “professionisti della comunicazione” che scelgono di sviluppare il loro percorso professionale a Dubai.

La città del del Burj Khalifa, la torre più alta del mondo (820 metri), è inoltre prossima ad uno degli eventi più attesi a livello mondiale: Expo Dubai 2020. Rinviata di un anno a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia da Covid-19, l’Esposizione Universale avrà luogo dal 1 di ottobre 2021 al 31 marzo 2022. Con oltre 200 Paesi partecipanti, tra cui ovviamente l’Italia, e circa 25 milioni di visitatori attesi, l’Expo Dubai è la prima a tenersi nell’area ME.NA.SA. (Medio Oriente, Nord Africa, Asia meridionale).

Opportunità, Mobilità e Sostenibilità saranno i macro-temi al centro dell’evento che per sei mesi trasformerà Dubai in una vetrina mondiale in cui i Paesi partecipanti presenteranno al mondo il meglio delle loro idee, progetti, modelli esemplari e innovativi nel campo delle infrastrutture materiali e immateriali. Lo scopo è quello di agevolare a livello mondiale il dialogo, l’engagement e la cooperazione tra i Paesi.

Perché startup, società e imprese da tutto il mondo scelgono Dubai

Nella “free zone” di Dubai, i vantaggi per gli imprenditori e le aziende che delocalizzano sono numerosi. Si tratta di condizioni tra le più favorevoli a livello internazionale, finalizzate a sviluppare sinergie tra Dubai e le realtà imprenditoriali di tutto il mondo.

A differenza dell’Italia, ad esempio, dove la pressione fiscale sulle imprese come noto supera di molto il 40%, a Dubai la nascita di nuove imprese o la delocalizzazione di imprese provenienti da altri Paesi è assolutamente incentivata. Ecco, in breve, alcuni dei motivi:

  • procedure di insediamento semplici e veloci;
  • zero tasse sui redditi personali;
  • zero tasse sulle operazioni societarie (in genere per un periodo tra i 15 e i 50 anni);
  • zero tasse sull’import-export.

E non è di secondaria importanza il basso costo delle utenze, come Internet, energia elettrica e gas; procedure di assunzione del personale semplificate; pieno supporto amministrativo da parte delle autorità; la possibilità di rimpatrio del 100% dei profitti e degli utili senza tassazione e di fare rete con altre imprese. Inoltre, per avviare un’impresa a Dubai o delocalizzarne una già esistente, esistono in loco società che si occupano di assistere gli imprenditori nelle fasi burocratiche ed amministrative.

Tutti questi vantaggi, uniti alle soluzioni urbanistiche futuristiche, alle infinite attrattive turistiche e commerciali, eccellenti vie di comunicazione e infrastrutture, e una moneta forte e stabile, fanno di Dubai una meta prediletta dal turismo di lusso e ideale per professionisti, famiglie e organizzazioni.

L’Esperienza della English Coach italiana a Dubai, Monica Perna

Tra gli imprenditori italiani che hanno scelto Dubai come residenza e sede dei loro affari, c’è Monica Perna, Direttore dell’Accademia The English Academy e creatrice della Masterclass Impara l’Inglese con Monica, che abbiamo intervistato chiedendole di raccontarci la sua esperienza di vita e di lavoro a Dubai.

Da quando vive e insegna a Dubai, Monica Perna si confronta con un pubblico internazionale portando quotidianamente la propria testimonianza di ideatrice di un metodo di insegnamento della lingua inglese, inizialmente pensato per gli italiani ma ben presto diffusosi tra studenti di tutto il mondo. Il suo percorso professionale, iniziato a Milano nel 2012 con la fondazione della sua accademia, l’ha poi condotta a Dubai.

Dubai mi ha permesso di crescere come imprenditrice circondata da un ambiente in fermento, qual è quello degli Emirati Arabi Uniti, che rappresentano ormai da anni il punto di incontro di imprenditori ambiziosi e visionari. Un ambiente stimolante e nuovo, culla della concezione futuristica dell’istruzione universitaria a livello mondiale.

Ho dedicato anni alla continua ricerca di un metodo nuovo di insegnamento che unisse esperienzialità ad una formula immersiva e immediatamente fruibile dai miei allievi, che potesse metterli in condizione di padroneggiare la lingua in 90 giorni, e Dubai mi ha aiutata a divulgare il mio progetto educativo al mondo. Qui è nata infatti la mia società, Auge International Consulting, società di istruzione, alta formazione e consulenza che opera attraverso servizi digitali innovativi come quelli che Dubai sostiene con le sue politiche di sviluppo.

A Dubai Monica Perna ha concepito, presentandolo al pubblico il 26 settembre 2021, un metodo di insegnamento tutto suo, che porta il nome della sua impresa: il Metodo Auge. Ci racconta di averlo maturato proprio grazie alla sua condizione di “expat” – ossia di espatriata all’estero – in una città dove si parla l’inglese internazionale, cioè la lingua di diffusione mondiale che fuori dall’Italia è chiamata Globish, inglese globale. Questo termine individua quella variante dell’inglese, diversa sia dall’inglese britannico che da quello americano, che è quella oggi parlata dalla comunità internazionale globalizzata.

La English coach originaria di Seveso – in provincia di Monza e Brianza -, parteciperà inoltre ad Expo Dubai nelle vesti di Team Member dando il proprio contributo da volontaria alla gestione dell’evento più importante per il Paese che la ospita e che ama profondamente. Così esordisce Monica Perna a pochi giorni dall’inizio di uno degli eventi più attesi a livello globale al quale si prepara da ben due anni:

“Connecting minds, creating the future”, lo slogan di Expo Dubai che sintetizza mirabilmente lo spirito e la mission dell’evento, racchiude perfettamente anche il principio che ha ispirato il mio lavoro in questi lunghi anni di esperienza sul campo.

Sono entusiasta perché ad Expo ci sarà anche l’Italia, con importanti tematiche tra cui il tema dell’educazione e delle caratteristiche che deve avere ogni figura professionale che voglia confrontarsi con il mondo del lavoro in una dimensione sempre più globalizzata come appunto è Dubai. Questi temi sono da sempre al centro anche del mio progetto educativo. Il mio programma nasce proprio per innovare la didattica di settore non solo nel metodo, ma anche attraverso l’uso di tool al passo con il progresso nel campo delle infrastrutture immateriali, che sono tra i temi di Expo e tra i settori su cui Dubai punta per il suo sviluppo accogliendo quelle imprese che sappiano essere veramente innovative e all’avanguardia.

Non ci resta che augurare a Monica buona fortuna!

Monica Perna

Monica Perna