Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha firmato ieri il DPCM 3 novembre 2020 (scarica qui il PDF), pubblicato oggi in Gazzetta Ufficiale, contenente le nuove misure “a zone” per fronteggiare l’emergenza Covid-19. Le disposizioni del nuovo DPCM, che sostituisce il precedente, si applicheranno per 4 settimane, da venerdì 6 novembre a giovedì 3 dicembre 2020.

SmartIUS ha riassunto e riordinato le nuove disposizioni principali, facendo chiarezza tra le tante notizie parziali e non confermate che si sono rincorse nelle scorse ore di grande tensione sociale e politica.

Lockdown “light” sul modello tedesco e divisione in zone di rischio

Si è scelto di attuare un lockdown “light” sul modello tedesco, con l’obiettivo di non paralizzare l’intero Paese, adottando invece misure differenziate zona per zona (di fatto Regione per Regione), comunque piuttosto dure.

In particolare, il CTS (Comitato Tecnico-Scientifico) ha studiato 4 scenari di rischio in base all’indice di contagio “Rt”, che inizia a diventare critico se supera la soglia di 1, e fuori controllo quando supera 1,5. La media nazionale ora è 1,7, ma non tutte le zone sono colpite allo stesso modo.

Per questo motivo il DPCM 3 novembre 2020 prevede delle misure diversificate e via via più restrittive in base alla criticità delle singole zone (gialle, arancioni, rosse).

Il Ministro della Salute verificherà quindi settimanalmente il livello di rischio Regione per Regione sulla base di 21 criteri, e provvederà, con propria ordinanza, all’aggiornamento della classificazione dei territori. Queste ordinanze saranno efficaci minimo per 15 giorni, ma comunque non oltre il 3 dicembre, data in cui “scade” l’intero DPCM.

Scorri fino all’infografica riassuntiva.

Rischio basso: zone verdi – Scenario 1: Rt regionale>1 per meno di 1 mese

In questo momento in Italia purtroppo non ci sono zone a “rischio basso”.

Lo scenario è di trasmissione localizzata, con focolai limitati a determinati territori, ed Rt regionale > 1 solo per periodi limitati, inferiori a 1 mese. La trasmissibilità non aumenta sistematicamente, le scuole hanno un impatto modesto sui contagi, e si riescono a tracciare e gestire tutti i nuovi focolai.

Rischio moderato: zone gialle – Scenario 2: 1<Rt<1,25

Lo scenario è di trasmissibilità sostenuta e diffusa, vi è costante crescita di casi e corrispondente aumento dei tassi di ospedalizzazione e dei ricoveri in terapia intensiva, ma gestibile per almeno 2-4 mesi.

Le zone “gialle” sono le seguenti:

  • Abruzzo
  • Basilicata
  • Campania
  • Emilia-Romagna
  • Friuli-Venezia Giulia
  • Lazio
  • Liguria
  • Marche
  • Molise
  • Province autonome di Bolzano e di Trento
  • Sardegna
  • Toscana
  • Umbria
  • Veneto

Nelle zone “gialle” saranno in vigore le nuove disposizioni di cui sotto, a partire da venerdì 6 novembre e fino a giovedì 3 dicembre.

Coprifuoco e limiti agli spostamenti

  • Dalle 22.00 fino alle 5.00 sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità o per motivi di salute.
  • Sembra (purtroppo il condizionale è d’obbligo al momento della pubblicazione) che la tanto temuta autocertificazione sarà nuovamente necessaria solo per gli spostamenti tra le 22 e le 5 laddove permessi, mentre rimarrà nelle Regioni che nelle scorse settimane avevano già adottato dei mini-lockdown (dopo il DPCM del 25 ottobre scorso); certo è però che per spostarsi in una zona arancione o rossa si dovrà comunque dimostrare il motivo in caso di controlli.
  • Vietati gli spostamenti da e verso le zone “arancioni” e “rosse”, salvo gli spostamenti motivati dalle ragioni di cui sopra, o di mero transito per passare da zona “gialla” ad altra zona “gialla”.
  • È fortemente raccomandato di non spostarsi salvo che per esigenze lavorative, di studio, di salute, per situazioni di necessità, o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi.

Negozi, bar e ristoranti

  • Per bar, ristoranti e simili resta la possibilità di apertura dalle 5:00 alle 18:00, massimo 4 persone per tavolo salvo che siano tutti conviventi.
  • Chiusura dei centri commerciali e dei mercati nei weekend, ad eccezione di supermercati e alimentari, farmacie, parafarmacie, tabacchi ed edicole presenti all’interno.
  • Misure più restrittive solo nelle zone arancioni e rosse.

Parrucchieri ed estetisti

  • Restano aperti ovunque, anche nelle zone rosse, i servizi alla persona, tra cui parrucchieri, barbieri ed estetisti (diversamente dalla bozza circolarizzata nelle scorse ore).

Smart working

  • Smart working ai massimi livelli possibili, sia nella Pubblica Amministrazione, sia nel privato; per chi lavora “in presenza”, ingressi differenziati del personale.

Sport

  • Restano sospese palestre e piscine, e confermate tutte le disposizioni del precedente DPCM del 25 ottobre.

Trasporti

  • Capienza ridotta al 50% per il trasporto pubblico locale e il trasporto ferroviario regionale.
  • Quanto sopra non si applica al “trasporto scolastico dedicato”, cioè gli scuolabus.

Scuola

  • Asili, scuole elementari e scuole medie fino alla seconda compresa continuano in presenza, con obbligo di mascherine salvo che per i bambini di età inferiore ai 6 anni e per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili.
  • Le scuole superiori e le terze medie attueranno la DAD / Didattica digitale integrata al 100%, con forme flessibili.
  • Possibile l’attività in presenza se è richiesto l’uso di laboratori o se necessaria in ragione della disabilità dei soggetti coinvolti, disturbi specifici di apprendimento (DSA) o bisogni educativi speciali (BES), garantendo comunque il collegamento online con gli alunni della classe in didattica a distanza per garantire l’effettiva inclusione.

Mostre, musei e sale giochi

  • Sospensione delle attività di sale giochi, sale scommesse, bingo e casinò, anche se svolte all’interno di locali adibiti ad attività differente (es: bar).
  • Sospensione di mostre, musei e degli altri istituti e luoghi della cultura.

Concorsi

  • Sospensione delle prove concorsuali pubbliche e private, tranne quelle per il personale della sanità e dei casi in cui la valutazione è solo curricolare, telematica, o in cui la commissione ritenga di poter procedere alla correzione delle prove scritte con collegamento da remoto.

Rischio medio-alto: zone arancioni – Scenario 3: 1,25<Rt<1,5

Lo scenario è di trasmissibilità sostenuta e diffusa del coronavirus. La crescita dell’incidenza dei casi è ancora più grave, con rischi di tenuta del sistema sanitario e sovraccarico entro 2-3 mesi.

Le zone attualmente “arancioni” sono solo 2:

  • Puglia
  • Sicilia

Queste le regole introdotte dal nuovo DPCM, che si aggiungono a quelle che precedono:

  • Vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dalla zona arancione, nonché al di fuori del Comune di residenza (art. 2, co. 4, lett. B), salvo che per motivi di comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute, o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale Comune.
  • È comunque sempre consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.
  • Sempre chiusi bar, ristoranti, locali, pub, gelaterie e pasticcerie, che potranno continuare l’attività per asporto fino alle 22, e/o le consegne a domicilio senza limite di orario.
  • Mercati chiusi, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari.

Rischio alto: zone rosse – Scenario 4: Rt>1,5

La situazione è di trasmissibilità non controllata, con criticità nella tenuta del sistema sanitario nel breve periodo (<1-2 mesi).

Per queste zone scatta un lockdown vero e proprio, seppur con modalità un poco più rilassate di quello di marzo-aprile:

  • Lombardia
  • Piemonte
  • Valle d’Aosta
  • Calabria

Queste le ulteriori restrizioni oltre a quelle nazionali, che saranno in vigore per ora solo per due settimane, da venerdì 6 a giovedì 19 novembre, salva proroga:

  • Vietato ogni spostamento in entrata, in uscita e all’interno del territorio, quindi anche all’interno del proprio Comune, salvo che per motivi di lavoro, necessità, motivi di salute, accompagnamento a scuola degli studenti nei casi previsti.
  • È comunque sempre consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.
  • Sempre chiusi bar, ristoranti, locali, pub, gelaterie e pasticcerie, che potranno continuare l’attività per asporto fino alle 22, e/o le consegne a domicilio senza limiti di orario (come nelle zone arancioni).
  • Negozi chiusi, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità, edicole, tabaccai, farmacie e parafarmacie, ovunque collocati (anche nei centri commerciali).
  • Mercati chiusi, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari.
  • Le attività motorie e sportive sono consentite solo all’aperto e in prossimità della propria abitazione, da soli, e con obbligo di mascherina e distanziamento di almeno 1 metro dalle altre persone.
  • Didattica a distanza al 100% anche per le seconde medie.

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AGGIORNAMENTO: dopo la conferenza stampa del 4 novembre, il Governo ha pubblicato una infografica riassuntiva.dpcm novembre zone