Il termine Silver Economy indica quella parte dell’economia che è interessata dai bisogni e della domanda degli anziani. Si tratta di una definizione relativamente recente, ma che sta interessando sempre più istituzioni e imprese. In poche parole, l’idea alla base è che l’invecchiamento della popolazione possa trasformarsi da problema per l’economia degli Stati avanzati in opportunità di crescita.

Si tratta di una risposta “naturale” del mondo economico a una società che sta cambiando, ma richiede investimenti e pianificazione perché possa dare un contributo significativo alla nostra economia.

L’Europa: un continente in crisi demografica

L’invecchiamento della popolazione è sicuramente una delle questioni più importanti per il futuro dell’Europa. I dati Eurostat ci dicono che nel 2020 gli over 65 rappresentavano già il 20% della popolazione dell’intera Unione Europea. Questo dato è in crescita dal 2000 (quando erano il 15%) e si stima che fino al 2060 le persone sopra i 65 anni saranno in forte aumento, fino a stabilizzarsi attorno al 30% della popolazione totale.

Diversi istituti di ricerca e istituzioni parlano apertamente di crisi demografica in Europa. Sebbene sia il Giappone il Paese con la percentuale più alta di popolazione anziana, subito dopo ci sono ben trenta Stati europei e l’Italia è in testa.

Nel nostro Paese gli anziani sono il 23% della popolazione, e questo dato non è solo una fra le tante statistiche allarmanti sull’Italia. Già oggi possiamo toccare con mano gli effetti di questo progressivo invecchiamento, che misuriamo con le lungaggini della sanità, i borghi e i quartieri che si spopolano e un’economia che perde vitalità.

L’invecchiamento della popolazione è il frutto del progresso tecnologico e dello sviluppo economico degli ultimi anni. Significa che viviamo più a lungo che in passato e questa è una buona notizia. Però uno spostamento verso l’alto dell’età media rischia di essere un problema enorme per le nostre economie.

L’economia dell’invecchiamento

Senza dubbio l’invecchiamento della popolazione rappresenta oggi un punto debole per le nostre società e in particolare lo è per la nostra economia. A partire dal Dopoguerra abbiamo costruito un sistema sociale molto importante, che garantisce ai cittadini sanità, pensioni e tutele per chi non è autosufficiente. Questo modello però sta attraversando un periodo critico. Infatti, con una popolazione sempre più anziana, il costo del welfare sarà sempre più importante per i bilanci pubblici.

A questo bisogna aggiungere gli effetti della demografia sulla crescita economica. Una popolazione più anziana è meno attiva nel mondo del lavoro e meno propensa a grandi consumi. L’invecchiamento della popolazione è infatti uno dei principali fattori che hanno determinato la bassa crescita degli ultimi anni e che fanno nutrire poche aspettative per il futuro.

Uno studio del 2018 della Banca d’Italia ha calcolato che l’andamento della popolazione italiana nei 45 anni successivi è in grado di determinare un calo del PIL del 24,4%. Si tratta però di una previsione che viene definita “a parità di condizioni”: l’invecchiamento ha certamente degli effetti negativi, ma non è detto che questo nuovo scenario non porti cambiamenti positivi. La stessa Banca d’Italia riconosce che l’invecchiamento della popolazione può far nascere nuove opportunità.

Una popolazione che invecchia è una popolazione che ha bisogni nuovi, a cui si dovrà dare risposta. E proprio a questo ci si riferisce quando si parla di Silver Economy, termine che indica il contributo dei bisogni della popolazione anziana alla crescita dell’economia.

Perché la crescita della Silver economy può diventare un’opportunità

Secondo i dati della Commissione Europea, la Silver economy nel 2025 rappresenterà il 32% del PIL dell’UE e il 38% della sua occupazione. La domanda delle persone anziane sarà quindi centrale nel futuro economico dell’Europa. Per questo l’Unione Europea da tempo sottolinea la necessità di politiche e investimenti mirati ai bisogni degli anziani.

L’idea è che lo Stato si occupi della risposta sociale “essenziale”, garantendo il più possibile la doverosa assistenza a chi non può pagarla. Allo stesso tempo però ci dovrà essere un sistema economico in grado di soddisfare una nuova domanda di prodotti e servizi dedicati alle persone anziane. E da questo punto di vista l’Italia sembra essere il mercato ideale, visto il suo andamento demografico.

La popolazione anziana dei prossimi anni sarà inoltre sempre più composta da persone che hanno accumulato risparmi e che sono disposte a pagare per migliorare la qualità della propria vita. Per questo la Silver Economy sta attirando l’attenzione di diverse aziende, interessate a questo mercato in grande espansione.

La tecnologia e l’innovazione sono fattori centrali per la Silver economy

Dal 2018 si svolge a Genova il Silver Economy Forum, un appuntamento annuale dedicato alle prospettive della Silver Economy. Ogni anno vengono presentate analisi sul comportamento degli anziani, sulle loro preferenze di consumo e sono anche presenti le aziende che stanno sviluppando i prodotti pensati per gli over 65. Tra i partecipanti ci sono realtà anche molto diverse fra loro, perché diversi sono i settori interessati dalla crescita della Silver Economy.

L’ambito salute è certamente il più facile da immaginare, ma non si tratta solo di case di cura o dell’assistenza come la conosciamo oggi. La necessità di fornire prodotti su vasta scala e le nuove abitudini degli anziani hanno spinto il settore a proporre nuove soluzioni tecnologiche. Oggi l’industria della salute propone dispositivi weareable per monitorare i parametri vitali e aiutare chi presta assistenza, sviluppa nuovi software per la telemedicina e applica l’intelligenza artificiale per valutare i dati sanitari.

Sembra un paradosso, ma una popolazione che invecchia richiede sempre più tecnologia per rispondere alle nuove esigenze che pone.

Oltre al mondo della salute, anche altri settori stanno facendo percorsi simili. L’industria che ruota attorno alla casa e all’arredamento, ad esempio, sta attraversando un’importante trasformazione. L’internet delle cose (IoT) ha cambiato le nostre case, rendendole sempre più connesse. Questo cambiamento è fondamentale per la vita di un anziano, molto più di quanto ci immaginiamo: una casa più connessa è un ambiente più semplice da gestire e anche più sicuro.