METAVERSO, o, nella sua versione anglosassone più “sexy”, METAVERSE, è il vero trend del momento: echeggia da Mark Zuckerberg con il suo progetto “Meta”, sino a coinvolgere grandi aziende del gaming, della moda e dell’eCommerce.

Tutti ne parlano e i player delle varie industries ne stanno comprendendo le potenzialità e le opportunità per migliorare il proprio business.

Nel metaverso, infatti, il tempo è irrilevante, ed i luoghi – seppur virtuali – sono sempre accessibili.

Non possiamo che attenderci nuove forme di eCommerce, grazie ad esperienze ancora più personalizzate dove realtà aumentata, gaming e customer experience si uniranno per portare l’utente-cliente a vivere dentro la propria realtà.

Let’s play life!

Metaverso: una prima definizione

Il termine “metaverso” trae le sue origini dal conio di Neal Stephenson. L’autore, nel romanzo cyberpunk Snow crash” del 1992, lo definisce come uno spazio tridimensionale – regolato da norme specifiche e differenti dalla vita reale – all’interno del quale persone fisiche possono muoversi, condividere e interagire attraverso avatar personalizzati.

E ancora, termine suggerito poi da Second Life, mondo virtuale e online creato nel 2003 da Linden Lab. Second Life è un luogo in cui le persone, rappresentate da un avatar digitale, potevano (e possono ancora) esplorare diversi ambienti. Non solo, play&game, fare shopping nei negozi, fare clubbing, socializzare e “vivere” una seconda vita digitale.

Second Life

Per “metaverso” potrebbe intendersi, quindi, una versione di Internet 4.0 in quanto incorporato nella quotidianità di ogni individuo. O ancora come un mondo o più mondi virtuali condivisi in 3D, che sono interattivi, immersivi e collaborativi.

Nell’immaginario comune, il metaverso altro non è se non una trasposizione della realtà fisica in una dimensione (a)fisica e quindi virtuale, dove ciò che accade nella quotidianità fisica può essere replicato nella meta-quotidianità: dall’andare al concerto al fare la spesa, dal visitare un museo al fare shopping online dove l’eCommerce acquisisce una nuova identità meta-ibrida.

Il metaverso: quali sono le sfide legali da affrontare?

Applicando nella pratica la definizione di metaverso, ossia una trasposizione della realtà fisica in una dimensione virtuale, astrattamente potrebbero sussistere e coesistere infiniti metaversi, ognuno disciplinato dalle proprie regole, ognuno governato secondo le proprie scelte di governance.

In una astratta moltitudine di metaversi – creati da un’unica azienda o più realtà corporate unitesi per lo scopo – una delle sfide legali, data forse anche dell’assenza di un territorio e dall’internazionalità insita nello stesso concetto di metaverso, è quella della legge applicabile al metaverso, o ancora ai rapporti in esso nascenti.

Le aree coinvolte potrebbero essere molteplici: dal trattamento dei dati personali dell’utente-avatar acquisiti nel metaverso al regolamento dei rapporti contrattuali in esso – a vario titolo – conclusi, sino a passare alla tutela dei consumatori nonché alle responsabilità per la causazione di un danno all’utente-avatar, agli oggetti – seppur virtuali – di proprietà di terzi o addirittura al metaverso stesso.

Ogni metaverso potrebbe avere le proprie regole, individuate tramite le condizioni contrattuali accettate prima della creazione del proprio avatar. O ancora, in assenza di un testo contrattuale, le stesse potrebbero essere individuate grazie all’applicazione dei principi di diritto internazionale privato.

Sono molte, quindi, le sfide legali che si pongono davanti a chi vuole creare il proprio metaverso, fare business in un metaverso già esistente o semplicemente creare il proprio avatar.

Il consiglio? Svolgere una attenta valutazione della documentazione contrattuale (se presente), effettuare una scrupolosa analisi dei rischi prima di creare il proprio avatar, condividere informazioni personali o ancora concludere contratti.

Metaverso: marketing, retail e eCommerce

Pur trattandosi di una tecnologia in fase di sviluppo, con progetti ancora embrionali o che non sfruttato astrattamente tutte le possibilità offerte da un metaverso, l’attenzione a questo mondo che unisce il reale al virtuale è altissima tra i player del settore marketing e comunicazione così come tra gli operatori di retail e eCommerce.

Se il metaverso acquisirà il potere di coinvolgere le persone acquisito sin dal 2008 dai social network è evidente che si è davanti alla nuova frontiera dell’interazione virtuale, in grado di rivoluzionare le dinamiche attraverso cui promuovere un prodotto o un servizio, acquisire e fidelizzare clientela.

Nel metaverso convivono e si integrano tra loro: shop virtuali, realtà aumentata, NFT, servizi di streaming, siti di informazione, piattaforme-video, portali di eCommerce e altro ancora.

I grandi player digitali divengono i “creatori” di mondi digitali fatti di brevetti, software, piattaforme, collaborazioni, partnership finalizzati a far vivere alle persone una second life (o first life) in cui trasferire parte consistente della quotidianità e conservare la propria identità.

Tra i pionieri vi sono grandi aziende di moda (qui trovi il nostro approfondimento). Ad esempio, Gucci con la versione virtuale del Gucci Garden aperto al pubblico all’interno della piattaforma Roblox. O ancora, Balenciaga con le sue skin per Fortnite.

Gucci Garden

Di interesse per lo sviluppo industriale vi è la partnership conclusa tra Nvidia e BMW. L’obiettivo? La creazione di un “originale virtuale” di una fabbrica al fine di pianificare virtualmente nuovi flussi di lavoro, prima di applicarli alla fabbrica fisica. Ecco un altro esempio delle potenzialità di sistemi di interazione reale-virtuale.

Non solo. In un mercato sempre più phygital, dove l’esperienza di acquisto deve essere sempre più immersiva, l’eCommerce e il retail potrebbero vedere con l’avvento del metaverso una ulteriore spinta.

Il futuro delle vendite online: l’eCommerce metaverso?

Immaginate di prendere un caffè con un vostro amico, seduti al tavolo di un bar. Descrivete la t-shirt che vorreste acquistare ed in un istante una selezione di magliette lampeggia nella visione periferica. Le immagini digitali scorrono. Il tuo assistente virtuale, in base alle tue preferenze e grazie all’intelligenza artificiale, mette a punto la tua selezione.

Ed ecco la t-shirt che volevi.

Con un semplice gesto, puoi comprare la t-shirt ed ottenere (o acquistare) una versione NFT per vestire il tuo avatar olografico.

Salutate il vostro amico. Sfilate gli occhiali.

Avete bevuto un caffè con un amico, acquistato una maglietta, il tutto comodamente dal divano di casa.

Ecco una delle potenzialità del metaverso.

Fondere il mondo fisico con quello virtuale, al fine di arricchire significativamente le esperienze quotidiane degli user.

Il metaverso come strumento per offrire un accesso più ampio ai consumatori rispetto al mondo materiale di oggi. O ancora, il metaverso per migliorare l’esperienza di eCommerce, rispondendo alle esigenze di corporate e consumer. In altre parole, la velocità di un acquisto online, con l’esperienza di un acquisto in negozio.

L’eCommerce metaverso: istruzioni per l’uso

Non essendoci un unico metaverso, non è possibile fornire univoche istruzioni.

Alcune regole di prudenza sono, tuttavia, necessarie.

  • Leggere le condizioni contrattuali (se presenti) prima di creare il proprio avatar e accedere al metaverso.
  • Non fornire informazioni sensibili e/o personali, se non si è certi dell’affidabilità della piattaforma o dell’utente-avatar con cui si interagisce.
  • Ricordare sempre che se si agisce in qualità di consumatore vi sono regole di maggior favore, per esempio in tema di diritto di recesso e spese di restituzione.